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A chi ci rivolgiamo

A chi ci rivolgiamo: bambini

Bambini

Spesse volte i genitori sono preoccupati e disorientati per alcuni comportamenti dei loro bimbi o per la difficoltà a comprendere alcuni sintomi che manifestano o per le modalità comunicative scelte.

Cosa sta cercando di esprimere attraverso il suo disagio? Di cosa ha bisogno? Come posso aiutarlo?

Il confronto con uno psicologo dell’età evolutiva e/o medico neuropsichiatra possono essere di aiuto per capire se quanto osserviamo nei nostri figli è una difficoltà che richiede un aiuto specialistico oppure una piccola difficoltà che può essere superata con alcune indicazioni e attenzioni educative per sostenere lo sviluppo del bambino.


A chi ci rivolgiamo: adolescenti

Adolescenti

L’adolescenza pone compiti evolutivi complessi. Il cambiamento del corpo, la maturità sessuale, le nuove capacità di ragionamento autonomo, la ricerca di una propria identità e di un’appartenenza gruppale, l’affermazione di una autonomia rispetto al nucleo di riferimento originario, sono una sfida difficile da affrontare per la vita di ciascuno.

A volte si manifestano insicurezze, fragilità, disagi psicologici che riguardano la sfera dell’ansia, dell’umore, della sessualità, il rapporto con il corpo o con il cibo, l’aggressività, l’uso di alcune difficoltà relazionali con i genitori o con i coetanei o delle cadute del rendimento scolastiche.

Esse possono essere manifestazioni transitorie e facilmente superabili, altre volte sono invece i primi segnali di una difficoltà seria ad affrontare queste sfide evolutive e possono rappresentare una richiesta di aiuto del ragazzo agli adulti o ai coetanei.

Queste manifestazioni di disagio non vanno trascurate, sottovalutate o sottaciute con il rischio di un loro acuirsi o di una strutturazione di un vero disturbo. È importante che l’adolescente trovi degli adulti pronti a interagire con lui, con lei rispetto a tali problematiche e i genitori trovino degli esperti che gli aiutino ad orientarsi di fronte ad un cambiamento che li vede inevitabilmente impreparati. 

L’equipe clinica multidisciplinare del Centro Geode – formata da medico psichiatra, neuropsichiatra infantile, psicoterapeuti, riabilitatori, logopedisti ed educatori professionali – può offrire un aiuto al giovane e alla propria famiglia nel meglio comprendere cosa sta succedendo, fornire indicazioni per gestire la situazione e se necessario proporre un adeguato percorso di cura e di supporto.


Famiglie

Quando un membro della famiglia soffre, quando un figlio ha difficoltà scolastiche o comportamentali, quando un membro della coppia ha difficoltà personali, lavorative, tutta la famiglia ne risente.

A volte non basta la buona volontà per superare queste difficoltà, ma è invece necessario l’aiuto di un esperto esterno che possa aiutare a comprendere le dinamiche presenti, facilitando la maggiore consapevolezza di alcuni meccanismi psicologici che inconsapevolmente influenzano le nostre azioni e il nostro sentire individuale e famigliare.

La maggiore comprensione delle dinamiche del sistema famigliare, grazie al legame di fiducia con il terapeuta, può modificare le regole del gioco relazionale di una famiglia, facilitando processi di crescita e cambiamento in tutti i componenti.


Scuole, istituzioni educative e terapeutiche del territorio

Ognuno di noi cresce anche in relazione alle opportunità che il contesto ambientale offre, promuove, stimola. Come diceva la volpe al Piccolo Principe: “cosa significa addomesticare? … è una parola molto dimenticata. Vuol dire creare legami… Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro”. La scuola, le palestre, il parco, l’oratorio sono luoghi frequentati da bambini e adolescenti.  Sono luoghi che diventano occasione di crescita sociale e individuale.

Il Centro Geode spesse volte è sollecitato a costruire progetti per sostenere e promuovere le diverse potenzialità nascoste in ogni bambino, adulto, nel sistema famigliare; per avviare e sostenere un confronto su temi educativi, di condivisione delle fatiche e risorse dell’essere genitore, di intreccio tra la dimensione educativa famigliare e quella sociale (la scuola, l’ oratorio, le agenzie sportive…), per contenere il rischio di conflittualità, di frammentazione, di solitudine.

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