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Come aiutare i bambini ad orientarsi nel tempo

Come aiutare i bambini ad orientarsi nel tempo

La capacità di orientarsi nel tempo è estremamente importante fin da piccoli.
I bambini che ne comprendono il valore, infatti ottengono grandi vantaggi sotto diversi aspetti:

  • imparano a regolare le loro stesse richieste: “potrai averlo per il tuo compleanno, mancano tre mesi’;
  • imparano ad organizzare i loro ricordi: “siamo stati dalla cuginetta la settimana scorsa”
  • migliorano il livello della loro attenzione per ciò che sta intorno a loro: “vedi che sono arrivate le foglie? È iniziata la primavera”.

I bambini iniziano ad avere una rudimentale idea del tempo già intorno ai 3 anni ed è proprio attraverso la ripetizione e l’esperienza condivisa che riusciranno, un po’ per volta, ad ampliarne la loro cognizione. Naturalmente lo faranno ancor più facilmente se aiutati con dei supporti visivi e con delle esperienze concrete. Vediamo insieme alcuni strumenti utili che possiamo tenere in casa.

L’angolo del tempo

L’ANGOLO DEL TEMPO è un contesto interattivo estremamente facile da creare: non richiede grandi spazi, gli oggetti con cui riempirlo sono di uso comune ma, al tempo stesso, si rivelerà estremamente utile per sviluppare, già nei più piccoli, la percezione del tempo.

Come allestire un angolo del tempo?

Allestire l’ANGOLO DEL TEMPO sopra un mobiletto accessibile al bambino è sicuramente un ottimo inizio. Basta anche un vassoietto dove il bambino potrà appoggiare ciò che la stagione gli offre:

  • in primavera metterà un mazzetto di fiori o un rametto sbocciato, una fatina di primavera, un fiore di carta colorato alla scuola dell’infanzia, un pulcino di peluches, etc.;
  • d’estate potranno esserci dei tesori raccolti al fiume durante una gita, le conchiglie, un ventaglio, un finto ghiacciolo…
  • d’autunno le foglie secche, i ricci delle castagne, una piccola zucca, dei funghetti di stoffa…
  • d’inverno un rametto spoglio, delle decorazioni con i fiocchi di neve, dei cristalli e quando è il momento anche Babbo Natale coi suoi folletti.

Già da questi esempi possiamo comprendere che l’ANGOLO DEL TEMPO ha senso se viene da un’esperienza condivisa. Naturalmente, ciò che il bimbo posizionerà sul vassoio potrà essere parzialmente modificato durante le settimane, perché ogni stagione contiene molto, sia in termini di prodotti di Madre Natura, sia come lavoretti, immagini, suppellettili vari.

Potrà capitare che i bambini vogliano mettere sul vassoio alcuni specifici elementi come, ad esempio, un sasso, una pigna o altri oggetti presenti anche in altre stagioni. Ebbene: assecondiamoli, magari spiegando che la Natura offre lo stesso elemento anche in altre stagioni. L’importante è che l’adulto faccia in modo che sul vassoietto ci sia sempre qualcosa di esattamente tipico della stagione in corso.   

Il lessico che aiuterà i bimbi ad orientarsi nel tempo

Ora arriviamo alla parte più legata al lessico. Vicino all’ANGOLO DEL TEMPO sarà utile tenere anche dei materiali cartonati e colorati che, attraverso delle immagini, rappresenteranno:

  • le quattro stagioni: ottimo è un disegno dell’albero che cambia, bimbi vestiti a seconda della stagione, paesaggi, etc.;
  • la striscia dei mesi: va bene un vecchio calendario che andrà smontato e riattaccato a formare una lunga striscia orizzontale, eventualmente con immagini a tema, dove saranno segnato i compleanni e le date importanti per la famiglia;
  • la striscia dei giorni della settimana: per ogni giorno ci saranno dei disegnini che indicheranno i pasti, le attività scolastiche ed extrascolastiche, le ore del riposo, etc.

Potremo lasciare questi materiali visivi a vista oppure metterli in una cartelletta, per prenderli ogni volta che vorremo spiegare ai bambini qualcosa che succederà nel tempo.

Ad esempio: “Tra tre giorni andremo al lago, ecco qui, sabato (e indichiamo la colonnina che corrisponde a sabato), sabato andremo al lago. Oggi è mercoledì, siamo qui vedi? (continuiamo ad indicare) Abbiamo ancora due giorni di scuola prima: giovedì (indichiamo) e venerdì (indichiamo)”.

L’adulto non mancherà di nominare anche tutti i giorni in fila, indicandoli sulla tabella, con semplicità e musicalità, come fosse una filastrocca.

Il supporto visivo

Stessa cosa faremo con il supporto visivo dei mesi quando vorremo parlare delle vacanze o di un compleanno tanto atteso.

In questo modo, nella ripetizione e nella visualizzazione, il lessico astratto legato al tempo acquisterà piano piano un valore e le parole diventeranno più facilmente rievocabili nel loro ordine.

Naturalmente è fondamentale ricordarsi che questo esercizio non è un interrogatorio né una prova di memoria! Pertanto il genitore dovrà offrire questi concetti e queste parole affinché i bambini possano, a poco a poco, orientarsi nel tempo.

Per comprendere bene l’orologio e le ore della giornata invece bisogna aspettare qualche anno in più, ovvero quando i bambini cominciano ad essere un po’ più grandicelli: solitamente si inizia verso i 6 anni. Ma se avremo creato buone basi con le stagioni, i mesi ed i giorni della settimana… tutto sarà più facile.

Ci vuole pazienza, ci vuole tempo ma il risultato sarà duraturo. Buona avventura!

Francesca Brignoli, logopedista